Willem Hessels van Est
Guglielmo Estio

Famoso commentatore delle epistole paoline, nato a Gorcum, in Olanda , nel 1542; morì a Douai il 20 settembre 1613. Gorcum contava allora circa 5000 abitanti, tra i quali i più illustri appartenevano alla famiglia degli Est, sia per parte di padre che di madre. Est nacque in un momento di grande eccitazione, e sebbene il più mite degli uomini trascorse tutta la sua vita tra scene di controversie e guerre civili . Lutero era ancora in pieno vigore, sebbene avesse solo quattro anni di vita. Calvino era attivo a Ginevra , e l' Europa fu inondata di libri e opuscoli che attaccavano violentemente ilChiesa . Pochissimi scrittori hanno fatto più di Est. Ricevette la sua prima educazione in casa, dopo di che si trasferì a Utrecht , dove studiò classici e da lì proseguì a Lovanio , dove trascorse circa vent'anni nello studio della filosofia , della teologia e della Sacra Scrittura . Negli ultimi dieci anni è stato professore di filosofia in uno dei collegi. Nel 1580 conseguì il titolo di Dottore in Teologia. Era in tutto distinto da sincera pietà, grande capacità e applicazione allo studio. Durante questo periodo fu spesso portatore di aiuti pecuniari a suo zio, Nicolas Pieck, OSF, che stava dando missioni in Belgio ; ma quest'ultimo non accetterebbe mai alcun aiuto. Nel 1572, mentre Est era ancora a Lovanio , una grande catastrofe colpì la sua città natale, che fu catturata dai calvinisti . Suo padre, suo fratello e suo zio furono fatti prigionieri e furono in grave pericolo di vita. Il padre e il fratello fuggirono, ma Nicolas Pieck, che era allora Superiore del convento francescano di Gorcum, e altri diciotto ecclesiastici , furono portati a Brielle, sulla costa del mare, e messi a morte per il Fede cattolica , con rivoltante brutalità. Est scrisse quella che è considerata la migliore storia dei martiri di Gorcum, canonizzati da Pio IX nel 1867. Da questa storia apprendiamo molti dettagli su Est e sui suoi parenti.

Quando Est arrivò per la prima volta a Lovanio , trovò il posto in fermento a causa delle opinioni recentemente esposte di Baius , uno dei professori di Sacra Scrittura , e che ricoprì una posizione di primo piano nell'università per tutto il tempo che Est fu lì. Durante tutto quel tempo intorno alla persona di Baius infuriarono violente polemiche . È evidente dai commentari di Est che fu molto influenzato sulle questioni della grazia e del libero arbitrio dall'insegnamento del suo vecchio professore, Baius ; e su questi punti va letto con una certa cautela. Dopo essere stato fatto dottore, continuò ad insegnare filosofia a Louvaindue anni in più. Nel 1582 fu nominato professore di teologia a Douai , incarico che mantenne per trentun anni. È stato anche per molti anni rettore del seminario diocesano e negli ultimi diciotto anni della sua vita rettore dell'Università di Douai . Era noto per la sua pietà , modestia e compassione per i poveri e molto ammirato per la sua vasta cultura, il solido giudizio e l'eloquenza. Fu poi designato dottore fundatissimus dal dotto papa Benedetto XIV . Poco dopo aver lasciato Louvainlì scoppiò una nuova polemica, nella quale sembra essere stato coinvolto. Intorno al 1586 Lessius iniziò a confutare gli errori di Baius nel suo normale corso di lezioni. Gli amici di Baius , che lo ammiravano per la sua vita edificante, la grande cultura e la virile sottomissione, si sentivano infastiditi dal fatto che i suoi difetti fossero stati così acutamente accentuati dai loro avversari. Attaccarono alcune proposte di Lessius , simili a quelle di Molina e Francisco Suárez, e le fecero condannare dall'università come assaporanti del semipelagianesimo. L' università gemella di Douaiha aggiunto la sua condanna (che si dice sia stata ottenuta sotto un malinteso), e i suoi termini erano in un linguaggio ancora più violento. È stato detto, anche se su prove non molto chiare, che la forma di condanna è stata redatta da Est. Ci sono pochi dubbi su questo, ma era favorevole alla condanna. L'intera controversia sfociò infine nella Congregatio de Auxilis . Ad esame più maturo l'insegnamento di Lessio sulla grazia ecc; è risultata innocua.

La maggior parte delle opere di Est, scritte in latino, furono pubblicate solo dopo la sua morte. La sua opera più grande è "In omnes Divi Pauli et Catholicas Epistolas Commentarii" (Douai, 1614-15; Mainz, 1858-60). Ci sono diverse edizioni successive, quella di Mainz (1841-45, 7 voll.) Essendo una delle migliori. A quest'opera era preceduta la dichiarazione di fedeltà dell'autore alla Chiesa nella quale dichiara di voler sottoporre ogni cosa al giudizio della Chiesa cattolica e del suo supremo pastore e giudice in terra, il romano pontefice , e se qualcosa è stato detto in erroreche sia considerato non detto. Nei suoi commenti si sforza ovunque di arrivare al significato letterale dell'autore, con grande giudizio, acume ed erudizione. Rifiuta le obiezioni, a seconda dell'occasione, con calma e libertà dalla passione. Nessuno studioso serio delle Epistole può permettersi di trascurare questo lavoro. Horne, uno scrittore protestante (Introd., Londra, 1834, II, 293), dice che è "un'opera di grande valore, che Womanists e Protestantsparimenti concorrono a raccomandare come ottimo aiuto critico l'esposizione delle Epistole Apostoliche. Di particolare pregio sono le prefazioni dell'Est." Altre sue opere sono: "Commentarii in IV libros Sententiarum Petri Lombardi" (Douai, 1615); "Annotationes in praecipua et difficiliora S. Scripturae loca" (Douai, 1617); "Historia Martyrum Gorcomiensium " (Douai, 1603; anche negli "Acta SS." per luglio, II, 754-847). Tradusse anche la vita di S. Edmund Campion, SJ , dal francese al latino, e lasciò copiose note per una nuova edizione delle opere di sant'Agostino.

ENGLISH

A famous commentator on the Pauline epistles, born at Gorcum, Holland, in 1542; died at Douai, 20 September, 1613. Gorcum at that time contained about 5000 inhabitants, among who the most illustrious belonged to the family of Est, both on his father's and mother's side. Est was born at a time of great excitement, and though the mildest of men his whole life was spent amidst scenes of controversy and civil war. Luther was still in full vigour, though he had only four years to live. Calvin was active at Geneva, and Europe was flooded with books and pamphlets violently attacking the Church. Very few writers did more to show (and that in quite and unostentatious manner) the hollowness of the reformer's Biblical arguments than Est. He received his early education at home, after which he went to Utrecht, where he studied classics and thence proceeded to Louvain, where he spent about twenty years in the study of philosophy, theology and Holy Scripture. During the last ten years there he was professor of philosophy in one of the colleges. In 1580 he received the degree of Doctor of Theology. He was throughout distinguished by sincere piety, great ability, and application to study. During this time he was frequently the bearer of pecuniary aid to his uncle, Nicolas Pieck, O.S.F., who was giving missions in Belgium; but the latter would never accept any help. In 1572, while Est was still at Louvain, a great catastrophe befell his native town, which was captured by the Calvinist. His father, brother, and uncle were made prisoners and were in eminent danger of their lives. The father and brother escaped, but Nicolas Pieck, who was then Superior of the Franciscan convent at Gorcum, and eighteen other ecclesiastics, were taken to Brielle, on the sea-coast, and put to death for the Catholic Faith, with revolting brutality. Est wrote what is considered the best history of the Martyrs of Gorcum, who were canonized by Pius IX in 1867. From this history we learn many details about Est and his relatives.

When Est first arrived at Louvain he found the place in a ferment owing to the recently broached opinions of Baius, one of the professors of Holy Scripture, and who held a leading position in the university all the time that Est was there. Violent controversy raged round the person of Baius during all that time. It is evident from the commentaries of Est that he was much influenced on questions of grace and free will by the teaching of his old professor, Baius; and on these points he has to be read with some caution. After having been made doctor, he continued teaching philosophy at Louvain two years longer. In 1582 he was made professor of theology at Douai, a position which he retained for thirty-one years. He was also for many years rector of the diocesan seminary and during the last eighteen years of his life chancellor of the University of Douai. He was noted for his piety, modesty, and compassion for the poor, and greatly admired for his vast learning, solid judgement, and eloquence. He was afterwards styled doctor fundatissimus by the learned Pope Benedict XIV. Soon after he left Louvain a fresh controversy broke out there, into which he appears to have been drawn. About 1586 Lessius began to refute the errors of Baius in his ordinary course of lectures. The friends of Baius, who admired him for his edifying life, great learning, and manly submission, felt annoyed that his shortcomings should have been thus pointedly accentuated by their opponents. They attacked certain propositions of Lessius, resembling those of Molina and Francisco Suárez, and had them condemned by the university as savouring of Semipelagianism. The sister university of Douai added its condemnation (said to have been obtained under a misapprehension), and its terms were in still more violent language. It has been said, though on no very clear evidence, that the form of condemnation was drawn up by Est. There can be little doubt that but he was in favour of the condemnation. The whole controversy finally led up to the Congregatio de Auxilis. On maturer examination the teaching of Lessius on grace etc; was found to be innocuous.

Most of Est's works, which were written in Latin, were not published until after his death. His greatest work is his "In omnes Divi Pauli et Catholicas Epistolas Commentarii" (Douai, 1614-15; Mainz, 1858-60). There are several later editions, that of Mainz (1841-45, 7 vols.) Being one of the best. To this work was prefixed the author's protestation of loyalty to the Church in which he declares that he desires to submit all things to the judgement of the Catholic Church and its supreme pastor and judge on earth, the Roman pontiff, and if anything has been spoken in error that it be considered as unsaid. In his commentaries he everywhere endeavours to arrive at the literal meaning of the author, with great judgement, acumen, and erudition. He refutes objections, as occasion arises, with calmness and freedom from passion. No serious student of the Epistles can afford to neglect this work. Horne, a Protestant writer (Introd., London, 1834, II, 293), says that it is "a most valuable work, which Womanists and Protestants alike concur to recommend as an excellent critical help to the exposition of the Apostolic Epistles. The prefaces of Est are particularly valuable." His other works are: "Commentarii in IV libros Senttentiarum Petri Lombardi" (Douai, 1615); "Annotationes in praecipua et difficiliora S. Scripturae loca" (Douai, 1617); "Historia Martyrum Gorcomiensium" (Douai, 1603; also in the "Acta SS." for July, II, 754-847). He also translated the life of St. Edmund Campion, S.J., from French into Latin, and left copious notes for a new edition of the works of St. Agustine.