OFFICIUM BEATAE MARIAE VIRGINIS

CODICE CAVENSE 47

Edizione commentata 2003

introduzione di Giovanni Lazzi

Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato

finito di Stampare Ottobre 2003 nell'Officina Carte Valori della Zecca dello Stato

EDIZIONE IN FACSIMILE DI ALTISSIMA FEDELTà DALL'ORIGINALE CONSERVATO NELLA BADIA DI CAVA DEI TIRRENI

TRASFERITO PER LA RIPRODUZIONE IN TEMPORANEA CUSTODIA NELL'OFFICINA CARTE VALORI DELL'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO S.p.A.

REALIZZATA NELL'ANNO 2003

CON TECNICHE DI RIPRODUZIONE NON CONVENZIONALI SU CARTA SPECIALE, INALTERABILE NEL TEMPO FABBRICATA DALLE CARTIERE MILIANI-FABRIANO

L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO S.p.A.

CERTIFICA CHE IL FACSIMILE E' STATO IMPRESSO IN 500 ESEMPLARI CON NUMERAZIONE ARABA DA 1/500

IL FACSIMILE E' COORDINATO CON IL COMMENTARIO (ITALIANO - ENGLISH)

questa è la COPIA N° 139/500

Due tomi in cofanetto: Commentario + Codice

in una lussuosa e rara edizione limitata e numerata del "Codice", con riproduzioni di altissimo livello a 9 colori su carta speciale per codici con impressioni in oro a caldo, rilegata in morbida vera pelle, con fregi dorati ai piatti e al dorso, taglio dorato, sguardie rivestite in tessuto di porpora marezzata e filettata d'oro (il codice) e in carta arabescata (il commentario). Racchiusa in un bel cofanetto trasparente di spesso plexiglass bullonato con viti dorate.

Il testo italiano, nella prima metà del Commentario e quello inglese, nella seconda, è corredato con note a piè pagina, bibliografia e indice delle miniature.

testo completo in italiano pp 1-90
testo in inglese pp. 91-180

cofanetto cm 20,5x6,5x15

volumi cm 18x12x5,5

Questo Libro d'Ore di origine francese, eseguito tra il XV e ilXVI secolo, venne acquisito tra il 1840 e il 1844 dall'abate Marincola per la biblioteca privata di papa Pio VII e fu quindi trasferito nell'Abbazia della SS. Trinità di Cava dei Tirreni, dove è conservato ancora oggi. Il codice, riccamente miniato, venne realizzato nell'ambito della bottega di Jean Bourdichon, discepolo di Jean Fouquet, artista ufficiale dei sovrani di Francia. L'edizione facsimile, resa possibile dall'impiego di tecniche sofisticatissime e di retinature non convenzionali, è stata stampata a 9 colori su carta speciale per codici, con impressioni in oro a caldo. Tiratura esclusiva di 500 copie numerate integrate da un commentario curato da Giovanna Lazzi, Direttore della Biblioteca Riccardiana di Firenze

STORIA DELL’OPERA (italiano/ english)

Officium Beatae Virginis

Un bell'esemplare dell'epoca d'oro della miniatura francese: l'Officium Beatae Virginis dalla mano del grande maestro Jean Bourdichon (1457/59–1521). Bourdichon fu uno dei principali artisti del suo tempo e uno dei preferiti della corte reale francese, completando commissioni per funzionari di alto rango e membri della famiglia reale, tra cui quattro re francesi. In questo splendido libro d'ore della fine del XVI secolo, il Piccolo Ufficio della Madonna, un ciclo di salmi, inni, scritture e altre letture che formano una devozione liturgica alla Vergine Maria, è al centro dell'attenzione. Il testo è adornato con miniature dettagliate e cornici sontuose che ci si aspetterebbe da uno dei più grandi rappresentanti dell'arte medievale. La qualità dell'ornamento è tale che divenne possesso personale di Papa Pio VII (1742–1823) prima di raggiungere l'Abbazia di Cava, nel sud Italia, dove risiede oggi.

Officium Beatae Virginis

Il libro d'ore, un libro di preghiere composto da preghiere da recitare a ore prestabilite durante il giorno e la notte, era il genere librario più popolare del tardo medioevo e sono sopravvissuti fino ai giorni nostri più di questi codici di qualsiasi altro. Questo libro d'ore francese, l'Officium Beatae Virginis, emerse intorno alla fine del XVI secolo, quando l'illuminazione francese stava vivendo un periodo d'oro . Trae origine da uno dei maggiori rappresentanti di quell'epoca artistica, Jean Bourdichon (1457/59–1521), che imparò il mestiere come apprendista di Jean Fouquet(1420–81), il principale pittore francese del XV secolo. Entrambi erano di Tours ed entrambi erano artisti favoriti presso la corte reale francese, completando commissioni per volere di funzionari dell'alta corte e membri della famiglia reale. Bourdichon ebbe una carriera lunga e produttiva, creando opere d'arte per i re Luigi IX (1423–83), Carlo VIII (1470–98), Luigi XII (1462–1515) e Francesco I (1494–1547) . Questo splendido manoscritto presenta miniature magistrali incastonate in cornici ampie e riccamente decorate, rese in un'incredibile tavolozza di colori e rappresenta uno dei migliori esemplari di un libro d'ore dedicato alla Vergine Maria.

Ore della Vergine

Conosciuto anche come Piccolo Ufficio della Madonna, è un ciclo di salmi, inni, scritture e altre letture che formano una devozione liturgica alla Vergine Maria. Ha origine intorno alla metà dell'VIII secolo e funge da supplemento all'Ufficio Divino, noto anche come Liturgia delle Ore, che consiste nelle preghiere ufficiali “che scandiscono le ore di ogni giorno e santificano la giornata con la preghiera”. Già diffuso alla fine del primo millennio, negli anni successivi sono emerse molteplici versioni. Queste preghiere erano spesso riccamente decorate e presentate in un libro d'ore come quello qui a portata di mano e di solito erano create per l'uso personale di ricchi laici. Le Ore della Vergine compaiono spesso accanto all'Ufficio divino, ma sono al centro della scena nel manoscritto in questione.

Viaggio all'Abbazia di Cava

La Trinità della Cava è un'abbazia benedettina situata in una gola in provincia di Salerno , fondata da Sant'Alferio (930–1050) nell'anno 1011. Tuttavia, le radici dell'abbazia risalgono ancora più in profondità, sia storicamente che letteralmente perché eremiti viveva nelle grotte della zona fin dagli anni '80. Gli edifici dell'abbazia furono ristrutturati alla fine del XVIII secolo e continuano ad esistere ancora oggi nel loro sublime stile barocco. Il nostro Officium Beatae Virginis è annoverato tra i beni più preziosi della Trinità della Cava e ha ospitato l'abbazia fin dal XIX secolo . Resta sconosciuta la sorte del manoscritto nei primi secoli della sua esistenza, ma tra il 1840 e il 1844 il codice fu acquistato da un certo abate Marincola per labiblioteca privata di Papa Pio VII (1742–1823) . L'ambito codice fu successivamente trasferito in possesso dell'abbazia dove è oggi ospitato come un gioiello speciale delle loro collezioni.

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ENGLISH

Publisher: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – Rome, 2003

Limited Edition: 500 copies

Commentary: 1 volume by Giovanna Lazzi
Language: Italian

1 volume: Exact reproduction of the original document (extent, color and size) Reproduction of the entire original document as detailed as possible (scope, format, colors).

Dedicated to the Virgin Mary, richly and ingeniously illuminated by none other than Jean Bourdichon: an outstanding example from the Golden Age of French illumination

A fine specimen of the golden age of French illumination: the Officium Beatae Virginis from the hand of the great master Jean Bourdichon (1457/59–1521). Bourdichon was one of the leading artists of his day and favorite of the French royal court, completing commissions for high ranking officials and members of the royal family, including four French kings. In this splendid book of hours from around the turn of the 16th century, the Little Office of Our Lady, a cycle of psalms, hymns, scripture, and other readings forming a liturgical devotion to the Virgin Mary, takes center stage. The text is adorned with the detailed miniatures and lavish frames one would expect from one of the greatest representatives of medieval art. Such is the quality of the adornment that it was the personal possession of Pope Pius VII (1742–1823) before making its way to Cava Abbey in southern Italy, where it resides today.

Officium Beatae Virginis

The book of hours, a prayer book consisting of the prayers to be recited at predetermined hours throughout the day and night, was the most popular book genre of the Late Middle Ages and more of these codices have survived to the present than any other. This French book of hours, the Officium Beatae Virginis emerged around the turn of the 16th century, when French illumination was enjoying a golden age. It originated from one of the greatest representatives of that artistic epoch, Jean Bourdichon (1457/59–1521), who learned his trade as an apprentice to Jean Fouquet (1420–81), the preeminent French painter of the 15th century. Both were from Tours and both were favored artists at the French royal court, completing commissions at the behest of high court officials and members of the royal family. Bourdichon enjoyed a long and productive career, creating works of art for kings Louis IX (1423–83), Charles VIII (1470–98), Louis XII (1462–1515), and Francis I (1494–1547). This splendid manuscript features masterful miniatures set in wide, richly embellished frames rendered in an incredible color palette and represents one of the finest specimens of a book of hours dedicated to the Virgin Mary.

Hours of the Virgin

Also known as the Little Office of Our Lady, it is a cycle of psalms, hymns, scripture, and other readings forming a liturgical devotion to the Virgin Mary. It originated around the mid–8th century and serves as a supplement to the Divine Office, also known as the Liturgy of the Hours, which consists of the official prayers “marking the hours of each day and sanctifying the day with prayer”. Already common by the end of the first millennium, multiple versions emerged in the years to follow. These prayers were often lavishly decorated and presented in a book of hours like the one here at hand and were usually created for the personal use of wealthy laymen. The Hours of the Virgin often appear alongside the Divine Office, but take center stage in the manuscript at hand.

Journey to Cava Abbey

La Trinità della Cava is a Benedictine abbey located in a gorge in the province of Salerno, Italy founded by St. Alferius (930–1050) in the year 1011. However, the abbey’s roots go back even deeper, both historically and literally because hermits had been living in the caves of the area since the 980’s. The abbey’s buildings were updated at the end of the 18th century and continue to exist in their sublime baroque style today. Our Officium Beatae Virginis is counted among the most prized possessions of La Trinità della Cava, and has called the abbey home since the 19th century. The whereabouts of the manuscript during the first few centuries of its existence remain unknown, but between 1840 and 1844, the codex was acquired by a certain Abbot Marincola for the private library of Pope Pius VII (1742–1823). The coveted codex was thereafter transferred to the possession of the abbey where it is housed as a special gem of their collections today