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DIARI DI DAME DI CORTE NELL'ANTICO GIAPPONE. Einaudi NUE 1970. Letteratura e costumi cortigiani giapponesi medievali
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DIARI DI DAME DI CORTE NELL'ANTICO GIAPPONE
E' sicuramente un libro di nicchia, l'unico in tutta la letteratura giapponese, insieme alla "Storia di Genji - Il principe splendente" di Murasaki, per altro, una delle Dame dei diari, ad aprire uno squarcio nella tela di quel piccolo dipinto perfetto e sconosciuto del Giappone del periodo Fujiwara (VIII-XII sec. d.C.).
Il libro si compone di 4 diari, nei quali ciascuna dama di corte annota dagli eventi eccezionali, come la nascita di un principe e i festeggiamenti interminabili che ne sono seguiti, alle più insulse frivolezze. E' di fatto un documento che ci fornisce innumerevoli notizie riguardo usi e costumi dell'epoca: per le Dame di Corte era assolutamente al di sopra di ogni priorità la cura del proprio aspetto, la ricercatezza dell'abbigliamento, la perfezione nell'abbinamento dei colori dei kimono e nell'elaborazione delle acconciature.
Ma ancor più interessante è senza dubbio sia il ruolo della donna, dei cui comportamenti "sconvenienti" (parola che ricorre spessissimo nei diari) vi è ampia descrizione, sia l'importanza della scrittura e della poesia.
Dame e alti funzionari di corte usavano comunicare attraverso piccole veline colorate legate magari a un rametto di ciliegio in fiore o di susino, dove ogni colore o altro elemento annesso aveva un suo preciso significato, su cui vergavano all'impronta pensieri in rima e veri e propri componimenti poetici.
Un piccolo scrigno, dunque, che conserva il tesoro di una civiltà che altrimenti sarebbe andata perduta per sempre
DIARI DI DAME DI CORTE NELL'ANTICO GIAPPONE
a cura di Giorgia Valensin
NUE Nuova Universale Einaudi
1970
Letteratura e costumi cortigiani giapponesi medievali
Rilegato in piena tela, pp 220
Parlano quattro dame imperiali (quattro cortigiane) dal Giappone del VIII-XII secolo. In un'epoca durante la quale l'Europa, diciamo, "stava cercando una sua identità", queste quattro signore hanno vite e problemi più simili a damine settecentesche (importantissimo intonare kimono, o meglio tutti i suoi strati, ed obi ai colori della stagione), ma al contempo mostrano una sensibilità, un'attenzione al particolare (dei sentimenti o dei gesti) di sublime precisione.
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