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Principe di Belmonte. STORIA DELLA CONGIURA DEL PRINCIPE DI MACCHIA, 2 tomi. Stamperia dell'Iride, 1861
184,00 €
1 Articolo
Dettagli
- Editore
- Stamperia dell'Iride
- Anno
- 1861
- Lingua
- Italiano
- Copertina
- Rilegatura pregiata
- Particolarità
- Raro
- Condizione
- Usato - In buone condizioni
- Peso
- 1,6kg
In ottimo stato, nonostante gli anni, salvo gli ovvi, e peraltro irrilevanti, segni del tempo. A voler trovare una pecca, vi sono all'interno due pagine dove è stato strappato un lembo, ma senza intaccare nemmeno lontanamente il testo; e delle piccole abrasioni sui dorsi di copertina (copertina coeva più o meno, d'amatore probabilmente, ma non originale dal momento che - almeno così mi risulta - l'opera fu originariamente stampata in brossura)
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La congiura di Macchia (che prende il nome da Gaetano Gambacorta, principe di Macchia, che vi partecipò ma non ne fu l'ideatore) fu una cospirazione con cui nel 1701 la nobiltà napoletana tentò senza successo di rovesciare il governo vicereale spagnolo, durante la crisi successoria che si verificò in seguito alla morte di Carlo II di Spagna con l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo.
Il capo dei congiurati fu Tiberio Carafa, principe di Chiusano. Tra gli altri partecipanti alla congiura vi erano Girolamo Malizia Carafa, zio di Tiberio, Carlo di Sangro dei marchesi di San Lucido, Giuseppe Capece dei marchesi di Rofrano, Cesare Michelangelo d'Avalos marchese del Vasto, Francesco Spinelli duca della Castelluccia e Gaetano Francesco Caetani, IX duca di Sermoneta. L'attuazione del piano fu tentata tra la notte del 22 e la giornata del 23 settembre 1701, ma fallì quando il viceré spagnolo fu avvisato della congiura. Carlo di Sangro fu catturato e giustiziato, mentre Giuseppe Capece fu ucciso durante la sua fuga. Gli altri fuggirono dal Regno di Napoli e trovarono rifugio presso la corte imperiale a Vienna.