L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore
NARRATIVA GIOVANILE CATTOLICA opera dell'allora noto salesiano che si dedicò alle biografie romanzate e romanzi storici per la gioventù
brossura, cm 15,5x21,5, pp 310
l'epopea cristiana delle crociate, che brillano di tutt'altra luce rispetto a quella plumbea che gli hanno voluto imprimere le aristocrazie intellettuali post-settecentesche, raccontate a "colori" brillanti ai ragazzi, da un famoso divulgatore, contastorie, romanziere e storico "per giovani" venuto dalle fila don Bosco