GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
-
Categorie:
EINAUDI
-
Autore:
BULGARI CALISSONI Anna
-
Autore:
CAPELLO Luigi
-
Autore:
Mariti Giovanni
GIOVANNI MARITI
DI ALCUNI ARTICOLI AGRARJ RELATIVI ALLE COLLINE PISANE
FIRENZE - 1792. A spese di Giovacchino Pagani Librajo
Dedicato a Marco Lastri segretario della Reale Società economica fiorentina detta dei GEORGOFILI
31 pagine, brossura dai piatti muti, 11,5 X 16,5
OPERA RARISSIMA
Mariti si interessò di scienze naturali, coltivando studi di botanica e di agronomia, tanto da divenire nel 1772 socio corrispondente dell'Accademia dei Georgofili, sorta a Firenze nel 1753 a opera di Ubaldo Montelatici, sotto l'impulso di quel rinnovamento dell'agricoltura che gli Asburgo-Lorena auspicavano e promuovevano per rimediare ai problemi sorti nel Granducato, a partire dalla seconda metà del secolo, relativamente alle colture e alle scorte alimentari in seguito alle carestie del 1764-67
Anna Bulgari Calissoni
con Costantino Bulgari
MAESTRI ARGENTIERI GEMMARI E ORAFI DI ROMA
Fratelli Palombi Editori Roma, 1987
gemmologia, faleristica, medaglistica, numismatica, incisione e cesellatura dei metalli nobili, minituristica e smaltatura nell'alto antiquariato, bolli e bollatori, sigilli, vasellami specialmente della Roma del Papa Re.
rilegato in piena tela e fregi dorati al dorso, sovraccoperta, taglio superiore delle pagine azzurro, pp 512, cm 30x23
ILLUSTRATO
ATTENZIONE:
DA NON CONFONDERE COL QUASI OMONIMO VOLUME della stessa autrice, decisamente di minor valore, pubblicato nel 2003: MAESTRI ARGENTIERI GEMMARI E ORAFI DEGLI STATI DELLA CHIESA che è solo un sunto di altri volumi. Questa che proponiamo è l'opera maggiore.
generale Luigi Capello
CAPORETTO, PERCHÉ?
La 2ª armata e gli avvenimenti dell'ottobre 1917
Saggi Einaudi 1967. Guerra Mondiale
rilegato in piena pelle, sovraccoperta plastificata, 370 pagine
ILLUSTRATO, CON GRANDI MAPPE PIù VOLTE RIPIEGATE
Le memorie e la ricostruzione degli eventi bellici nelle memorie di uno dei più controversi protagonisti del Regio Esercito nella Prima Guerra Mondiale, e uno dei responsabili principali della disfatta di Caporetto, in un tentativo talora paradossale e vergognoso di addossare tutte le colpe agli altri, ai soldati specialmente