GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Categorie:
EINAUDI
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Autore:
CAPELLO Luigi
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Autore:
FILICAJA Vincenzo da
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Autore:
PISTIS padre (Rafaele) Ludovico
generale Luigi Capello
CAPORETTO, PERCHÉ?
La 2ª armata e gli avvenimenti dell'ottobre 1917
Saggi Einaudi 1967. Guerra Mondiale
rilegato in piena pelle, sovraccoperta plastificata, 370 pagine
ILLUSTRATO, CON GRANDI MAPPE PIù VOLTE RIPIEGATE
Le memorie e la ricostruzione degli eventi bellici nelle memorie di uno dei più controversi protagonisti del Regio Esercito nella Prima Guerra Mondiale, e uno dei responsabili principali della disfatta di Caporetto, in un tentativo talora paradossale e vergognoso di addossare tutte le colpe agli altri, ai soldati specialmente
IL MATRIMONIO RIVENDICATO
alla sua Originaria Istituzione
per R.P. (probabilmente il cappuccino cagliaritano p. Ludovico Rafaele Pistis)
2 tomi in un unico volume
libro primo
LA FILOSOFIA SACRA DEL MATRIMONIO
libro secondo
LA FILOSOFIA GIURIDICA DEL MATRIMONIO
Cagliari
Tipografia Cattolica
1875
Rilegato in mezza pelle, fregi e caratteri dorati al dorso; piatti goffrati
vero pamphlet carico di vis polemica, di grande valore culturale e religioso, incredibilmente dimenticato e scomparso da ogni bibliografia, di grande rarità: una miniera di informazioni e curiosità finalizzate a rivendicare il matrimonio religioso contro quello civile, che si fa casistica e storia del matrimonio stesso (e dei coniugi) come istituto canonico e storia sociale, teologica, filologica, culturale, ontologico
OPERE
VINCENZIO DA FILICAJA
senatore fiorentino e accademico della Crusca
in 2 tomi in un solo volume
TOMO 1
Contenente le Poesie Italiane, con la VITA dell'Autore
TOMO 2
Contenente le Poesie Latine, e le Prose Latine e Toscane
edizione settima
VENEZIA
presso Francesco Longo
per commissione di Giovanni Andrea Andreola
1804
Rilegato in mezza pelle con caratteri e fregi dorati al dorso, piatti marmorizzati. Cm 17x10, pp 456
uno dei più famosi poeti della seconda metà del Seicento. Il Filicaia, in Arcadia, fu tra coloro che proposero di cantare “in grande” e di restituire eroicità e dignità di toni e di temi ad una poesia di forte impronta toscana. Le sue odi ispirate alla grande vittoria di Jan Sobieski lo pongono spesso al livello dei migliori poeti italiani dell'epoca.