GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Categorie:
ADELFHI
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Autore:
FANFANI Pietro
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Autore:
Hölderlin Friedrich
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Autore:
TIECK Johann Ludwig
VOCABOLARIO DELL'USO TOSCANO
compilato da
PIETRO FANFANI
Firenze, G.Barbera editore
prefazione di Fanfani, datata aprile 1863
il volume non è stato datato, ma con tutta probabilità risale al 1863.
A una punta del piatto, a ciascuno dei due frontespizi porta la firma coeva di due degli antichi proprietari (stiamo parlando della fine XIX e inizio XX sec.), uno dei quali è il pioniere dei produttori cinematografici, Ernesto Lucente (es. "Il signor Max" fu da lui prodotto). Ancora nell'ultima pagina una quasi invisibile nota di proprietà ottocentesca (ma stavolta sarà di un libraio) in lapis.
Rilegato in mezza pelle, con fregi e caratteri dorati al dorso, punte in pelle, piatti marmorizzati.
Misure: 12x18x4,5
Pagine: 1036
RARISSIMO ESEMPLARE COMPLETO, da A a Z
in un unico volume
VITTORIA ACCOROMBONI
ROMANZO in cinque libri di
LUIGI TIECK
Tradotto per la prima volta dal tedesco in italiano
da G.E. Furzi
introduzione di Ludwig Tieck
Firenze, per V. Batelli e compagni
1843
LA 1ª EDIZIONE italiana
in una pregiata stampa di piccolo formato,
ILLUSTRATA con 9 incisioni su disegno di Giuseppe Gozzini e incisione di Francesco Emanuele Scotto
al frontespizio ritratto di donna Vittoria, disegnato da G. Tobino e stampato dal litografo Vincenzo Batelli
Rilegato in mezza pelle nera, fregi e caratteri dorati al dorso, piatti marmorizzati, cm 11x17, pp 590, testatine incise a inizio d'ogni capitolo
Il famoso romanzo storico e ultima grande opera del poeta prussiano, ispirato alla tregenda cinquecentesca della Nobildonna Accoramboni, nipote di papa Sisto V
Friedrich Hölderlin
DIOTIMA E HÖLDERLIN
lettere e poesie
PRIMA edizione maggio 1979
Piccolo Biblioteca Adelphi
A cura Enzo Mandruzzato
In una casa agiata di Francoforte, luminosa e circondata da un folto parco, il poeta assoluto dell'età moderna, Friedrich Hölderlin, allora ventiseienne, incontrò Diotima, il suo "amato amore". E subito scriveva: "C'è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni". Quell'essere, che per Hölderlin era Diotima, si chiamava per tutti gli altri Susette Gontard...
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