"Prima di chiudere il becco voglio invaderti un'ultima volta, dirti tutto insieme quel poco che credo di avere capito, il poco che è rimasto delle mie perfette spiegazioni di un tempo, ma anche i dubbi e le convinzioni di fondo, che permettono di convivere con i dubbi. I miei trucchi? Ma sì, voglio dirti anche quelli, non quelli per crescere, di cui spero tu non ti debba servire, ma quelli per essere un po' più felice, un po' più robusto dentro, un po' più attrezzato per vivere." La "lettera" di una madre che ha oggi quarant'anni a un figlio che s'affaccia all'adolescenza.
L'IDEA DI CITTÀ antropologia della forma urbana nel mondo antico
Einaudi, Saggi 636
1981
brossura con sovraccoperta, 16x21,5. pp. XXIII, (5), 263, (13). Con 169 illustrazioni
Rykwert si interroga sul modello di città che gli abitanti elaborano o sognano. E lo fa analizzando la situazione che coincide con l'origine stessa della città in senso moderno, il "rito etrusco" che fondava la città romana. Rykwert dimostra come la configurazione dell'urbe, con le sue mura, le porte, il foro, i templi, costituisse anche e soprattutto una forma simbolica nella quale si rispecchiavano i miti, i rituali, le credenze di tutta una civiltà. E si tratta di credenze collegabili, con accostamenti illuminanti a fenomeni e testi di varie civiltà arcaiche: indiane, africane, amerindie.