L'ultimo romanzo di Grazia Deledda, già malata di cancro, che narra la storia - anomala per quei tempi - malinconica e in dissolvenza di una donna con un cancro al seno.
Grazia DELEDDA,
La chiesa della solitudine
seconda edizione
Fratelli Treves Editori, 1937, XV dell'E.F.
Rilegatura in mezza tela e piatti marmorizzati, cm 12x18. 256 pagine
PP 325, CM 21X16, rilegato con tela muta al dorso e goffrato
Non è solo una raccolta ragionata e spesso annotata di liriche su ogni sorta di animale di cielo, terra, mare, è anche una presa di posizione in tempi infausti per la protezione degli animali, che ne conobbero, narra l'autore nell'introduzione e nelle note, nell'antichità e nel medioevo, sino alla leziosaggine cortigiana del 700 con versi "su morti di cani e gatti", per poi ricadere in un barbarismo feroce verso le povere bestie... In Italia si dovette attendere il 1910 col governo Luzzatti per la prima legge in loro difesa... E' anche una storia scoiale dell'animalismo