Dalla terra al vento. Cronologia. Nota del curatore. POESIE SCELTE 1966-1987: da «Morte di un naturalista». Da «Una porta sul buio». Da «Traversare l’inverno». Da «Stazioni». Da «Nord». Da «Lavoro sul campo». Da «Sweeney smarrito». Da «Station Island». Da «La lanterna di biancospino». POESIE SCELTE 1988-2013: da «Vedere le cose». Da «La livella e lo spirito». Da «Beowulf». Da «Luce elettrica». Da «District e Circle». Da «Catena umana». Tenendo il tempo. Sul dono di una penna stilografica. Sia dato credito alla poesia (Discorso per il Nobel). Note. Bibliografia essenziale. Indici. pp. CXL-1204
L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore
una postfazione di Marchesani: "La Polonia, ossia ovunque"
raccolta ragionata delle poesie del poeta polacco-ucraino
La prima parte della raccolta accoglie il periodo "neoclassico" quello cioè in cui il poeta si confronta con il significato della vita e della morte di fronte al dolore, confrontandosi con figure classiche come ad esempio Re Mida; la seconda parte, invece, è incentrata sul personaggio letterario "Il Signor Cogito", sorta di specchio della condizione del poeta, davvero molto riuscito.