La più ampia selezione mai pubblicata dei suoi scritti che testimoniano i momenti fondamentali di una vita appassionata ed eccentrica, svelandone i più intimi rivolgimenti. Shelley è noto, oltre che per le sue opere in versi e in prosa, per le sue appassionanti idee sul vegetarianesimo, sul materialismo, e per la sua teoria del matrimonio, oltre che per le acute riflessioni dedicate all’essenza pura della poesia. Il prezioso lavoro filologico e critico di Francesco Rognoni – tra i più importanti studiosi del poeta a livello mondiale –, testimoniato dalla ricchezza di dettagli biografici e intellettuali disseminati negli apparati, consente oggi una lettura totale dell’opera shelleyana.
Un reperto di narrativa e memorialistica sentimentale di guerra e di storie degli Alpini, dei loro santuari e miti militari, ma sarebbe a dire anche un esperimento editoriale fascista, ben illustrato, dove si rievocano piccole e grandi vicende e figure del belligerante mondo del corpo degli Alpini legati al re e al duce, tra Grande Guerra e Fascismo, Corpo del quale fa parte lo stesso autore e politico (sottosegretario alla Guerra): tante le storie che racconta in amarcord: Roberto Sarfatti, Arnaldo Mussolini, Andrea Graziani, Ottorino Mezzalama, il generale Perrucchetti, il Battaglione Trento, i morti di Carnia e la conquista di Cauriol...