Il volume raccoglie l’intera opera poetica di Salvatore Di Giacomo, una delle voci più alte della letteratura in dialetto napoletano, e alcuni dei suoi scritti in prosa più significativi: novelle, testi teatrali, pagine di Cronache e memorie. Prefazione. Nota all’edizione. Cronologia. Poesie. Prose. Nota ai testi. Note. Bibliografia. Glossario. Indice dei titoli e dei capoversi. 1977, pp. XLII-1054
e altre traduzioni da BAUDELAIRE con aforismi e fantasie
di Riccardo Bacchelli
in memoria del Poeta
Garzanti,
1ª prima edizione 14 luglio 1947
con all'antiporta la DEDICA AUTOGRAFA firmata e datata di Bacchelli,
indirizzata agli "amici FRUA"
[quasi certamente si tratta degli industriali tessili FRUA-DE ANGELI]
al retro-frontespizio appare la firma di certificazione editoriale del Bacchelli
Tra i maggiori, e controversi, traduttori di Baudelaire, partecipe alle critiche stilistiche sulle traduzioni dei poeti, e memore della difficoltà estrema dell'adattare all'italiano il Poeta Maledetto qui Bacchelli riporta il suo lavoro di traduttore e critico "baudelairiano", con una selezione di materiale poco noto (allora) e di fulminante bellezza
Un elegante cofanetto con due pregiati volumi che raccolgono l'opera versatile dell'ormai sempre più dimenticato letterato partenopeo
LE OPERE DI SALVATORE DI GIACOMO
tomo 1 LE POESIE E LE NOVELLE tomo 2 IL TEATRO E LE CRONACHE
a cura di Francesco Flora e Mario Vinciguerra
Arnoldo Mondadori Editore, 1959
collana Classici Contemporanei Italiani
2 tomi in cofanetto figurato
Ritratto dell'Autore inciso al contro-frontespizio, protetto da pergamino
Ogni volume ha nella sguardia una tasca entro cui è piegata e conservata una stampa con riproduzioni anche illustrate, estraibili.
Cofanetto rigido illustrato con linguetta di raso; volumi con sovraccoperta figurata, copertine in piena tela con fregi e caratteri dorati al dorso e al piatto; segnalibro serico.
e probabilmente prima traduzione italiana dal tedesco
Rilegato in mezza pelle, con fregi e caratteri dorati al dorso, piatti marmorizzati; cm 16,5x10,3; pp 310
un "quadro" dei complessivi dodici di Familiengeschichten, "Storia famigliari", dello scrittore romantico tedesco che fu massimamente di moda negli anni napoleonici, passione delle lettrici altolocate del tempo, oggetto di discussione nei circoli, in ogni antiporta indicato come "autore preferito del re", tutta gente in carca di svago e rilassamento e i cui gusti Lafontaine sapeva rievocare nei sui sentimentali "quadri di famiglia in interno, con signora"