L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore
poema satirico, equivalente inglese del Don Chisciotte e a questo ispirato, che dileggia Cromwell, i presbiteriani e tutto il cosmo puritano, in una pregiata edizione illustrata
by Samuel Butler
HUDIBRAS
Grey's annotations
A new edition corrected and enlarged
in three volumes
London Charles & Henry Baldwyn 1819
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THE GENUINE POETICAL REMAINS
notes by Robert Thyer
a selection from the author's characters
illustrated with humorous wood-cuts and portraits of Butler & Thyer
London
Printed for Joseph Booker
1827
4 tomi rilegati in mezza pelle, 5 nervetti, caratteri dorati al dorso, piatti marmorizzati, punte in pelle; segnalibro serico; ritratto autore al frontespizio; molte xilografie e acquatinte nel testo applicate su cartoncino a piena pagina spesso con pergamino protettivo