romano, fornaio presso S.Francesco a Ripa, studioso appassionato di tutto ciò riguardasse Roma, si dedicò al Belli e alla “filologia dialettale”, iniziando lui stesso a comporre versi in vernacolo. Pubblicò il primo componimento sul «Rugantino» del 1899. Nel 1927 è inserito dal Veo nell'antologia dei poeti romani. Nel 1909 il Belloni pubblicò questo poemetto scherzoso e nel 1919 uscì di nuovo con Voce Trasteverina. Fu fecondo ed efficace poeta in cispatano, e studioso del dialetto romanesco. Nel cap.8 passa scherzosamente in ·rassegna i più noti poeti romaneschi contemporanei
L’edizione si articola in tre volumi, che raccolgono una scelta ampia e significativa della sua narrativa. La traduzione è integralmente affidata a un’unica mano, quella del poeta-traduttore Maurizio Cucchi. La ricca curatela di Mariella Di Maio prevede appendici di carattere critico-documentario e un fitto apparato di note. Il primo volume è aperto da un importante saggio introduttivo e da una minuziosa cronologia firmati da Michel Crouzet, docente alla Sorbona e massimo esperto mondiale di Stendhal.
VOLUME PRIMO Come e perché Stendhal è diventato romanziere. Cronologia. Armance. Il Rosso e il Nero. Appendici. Note. Bibliografia, pp. CCLIV-1066
CON UN BIGLIETTO AUTOGRAFO di Bigiaretti, indirizzato a un mecenate e collezionista della Olivetti + DEDICA AUTOGRAFA all'antiporta, sempre di Bigiaretti
Con un BIGLIETTO AUTOGRAFO intestato, firmato e datato di Bigiaretti, indirizzato a un mecenate e collezionista della Olivetti dove ebbe a lavorare anche l'autore.
rilegato, cm 20,5x12, pp 275
Le indulgenze del 1966 è il racconto minuzioso di una lunga serata in una società artistico-letteraria dove viene svelata la falsità di un mondo in cui affari e scambi di favori sono spacciati per politica, arte, cultura (un racconto in cui imperversa la noia, l'indecisione e l'incapacità di vivere), romanzo col quale vince il Premio Chianciano