Padre Ludovico Pistis al secolo Rafaele Pistis (Fonni 1809-Roma 1877), fu provinciale dei Cappuccini a Cagliari, e dopo la soppressione degli ordini si dedicò agli studi storici. 
Storico della Chiesa. Entrò nell’ordine dei Frati minori e fu ordinato sacerdote. Dopo aver ricoperto alcuni incarichi in seno all’ordine, per le sue qualità divenne padre provinciale di Cagliari dal 1848 al 1858. Dopo la chiusura dei conventi, nel 1862 si ritirò a Fonni dove si dedicò agli studi storici. Nel 1865 difese l’autenticità delle Carte d’Arborea [un falso “certificato” già nel 1870]; nel 1869 si trasferì a Roma e divenne segretario del padre Piga, allora provveditore generale dell’Ordine, e dal 1875 in pratica lo sostituì. Si segnalò per la sua efficienza e per la sua grande pietà. Nel 1877 mentre transitava in una via di Roma fu travolto da una carrozza e morì pochi giorni dopo. Tra i suoi scritti: Pitture sarde nel convento di Fonni, ‘‘Bullettino Archeologico sardo’’, VIII, 1862; Pitture sarde nel convento di Ossi, ‘‘Bullettino Archeologico sardo’’, VIII, 1862; Santuario o basilica della S. Vergine dei martiri in Fonni, 1862; Condaghe del sec. XII del Monastero abbaziale di S. Pietro di Silki presso Sassari, 1865; Memorie istoriche sul progresso e vicende in Sardegna degli istituti del serafico patriarca S. Francesco d’Assisi (è un manoscritto conservato presso l’Archivio generale dell’ordine dei Frati minori, dove è depositato anche Memorie istoriche della provincia di S. Saturnino martire in Sardegna, mentre un terzo manoscritto, Superiori religiosi frati minori in Sardegna, è conservato presso la Biblioteca Maior dei Frati minori a Roma)”