GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
-
Categorie:
ADELFHI
-
Autore:
BIAGI Bruno
-
Autore:
GIBBON Edward
-
Autore:
Hölderlin Friedrich
BRUNO BIAGI (cugino di Enzo) l'accademico emiliano ed esponente del sindacalismo fascista che fu il massimo teorico del corporativismo e sottosegretario dell'omonimo ministero nel governo Mussolini, le cui dottrine - espresse nel suo saggio LO STATO CORPORATIVO - negli anni '30 molte nazioni guardarono con interesse, come dimostra questa traduzione francese.
BRUNO BIAGI
Sous-Secrétaire d'Etat aux Corporations
L'ETAT CORPORATIF
TRADUIT DE L'ITALIEN PAR MARIE CANAVAGGIA
Collection "Italie"
Nouvelles Éditions Latines
Paris, 1935
brossura, 64 pp.
Biagi descrive il sindacalismo fascista, mostrando come esso costituisca un elemento decisivo del fascismo, perché si prepara all'attuazione del Nuovo Stato. [CONTINUA IN SINOSSI, ANCHE IN FRANCESE]
EDWARD GIBBON
STORIA DELLA DECADENZA E CADUTA
dello IMPERO ROMANO
ILLUSTRATA
nei luoghi, nelle persone e nei monumenti
10 VOLUMI IN 5 TOMI
traduzione italiana di Gualtiero Belvederi
edizione curata da Ettore Pais
con ricchi apparati di note a fine volume e indici analitici
Sten Editrice
Società Tipografica-Editrice Nazionale
Torino, 1926-1927
Rilegati in mezza tela, fregi e caratteri dorati al dorso e piatto, cm 24x16x(dorsi)24. Complessivamente
PP XXXIII+400+10/ 354+20/ 316+20/ 331+10/ 295+10
Probabilmente è tra i più antichi sistematici studi sulla Roma Antica della fine; probabilmente è tra i più famosi saggi; magari ha delle inesattezze storiografiche e qualche anacronismo settecentesco, ma è anche CERTO che è la più bella storia di Roma al tramonto, come un romanzo storico
Friedrich Hölderlin
DIOTIMA E HÖLDERLIN
lettere e poesie
PRIMA edizione maggio 1979
Piccolo Biblioteca Adelphi
A cura Enzo Mandruzzato
In una casa agiata di Francoforte, luminosa e circondata da un folto parco, il poeta assoluto dell'età moderna, Friedrich Hölderlin, allora ventiseienne, incontrò Diotima, il suo "amato amore". E subito scriveva: "C'è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni". Quell'essere, che per Hölderlin era Diotima, si chiamava per tutti gli altri Susette Gontard...
[LEGGI ALTRO IN SINOSSI]