GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Categorie:
ADELFHI
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Autore:
BELLONI Pietro
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Autore:
DÉRIAZ Paul
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Autore:
Hölderlin Friedrich
Paul DERIAZ
GUIDA TASCABILE PER L' IMPIEGO DELLA
BUSSOLA TERRESTRE
CON 34 FIGURE (e foto, disegni, grafici)
TRADUZIONE DAL FRANCESE
CON L' AGGIUNTA DELLE CARTE MAGNETICHE DELL' ITALIA E DELL' AUSTRIA UNGHERIA
E DI ALTRI DATI
ROMA, Laboratorio Foto-Litografico del MINISTERO DELLA GUERRA
APRILE 1917
brossura, 50 pagine + tavole e mappe fuori testo più volte ripiegate. Cm 12x19,5
Di fatto un manuale "di guerra", ad uso dell'esercito del Regno d'Italia nella Guerra contro l'Austria-Ungheria nella Prima Guerra Mondiale, per adoperare correttamente, durante gli spostamenti nei territori di battaglia, la BUSSOLA TERRESTRE A PRISMA VERNERS'S PATTERN, che diventa occasione di trattare diffusamente sulla storia e l'impiego in generale delle bussole, con le tavole dei relativi calcoli.
POESIA E SONETTI in ROMANESCO e CISPATANO
PIETRO BELLONI
(1881-1963)
La di-Vina Commedia
poemetto in dialetto romanesco
Prefazione di G. G. Belli (dall'antri carzoni)
1° MIGLIAIO
Roma, Tipografia Befani
1909
romano, fornaio presso S.Francesco a Ripa, studioso appassionato di tutto ciò riguardasse Roma, si dedicò al Belli e alla “filologia dialettale”, iniziando lui stesso a comporre versi in vernacolo. Pubblicò il primo componimento sul «Rugantino» del 1899. Nel 1927 è inserito dal Veo nell'antologia dei poeti romani. Nel 1909 il Belloni pubblicò questo poemetto scherzoso e nel 1919 uscì di nuovo con Voce Trasteverina. Fu fecondo ed efficace poeta in cispatano, e studioso del dialetto romanesco. Nel cap.8 passa scherzosamente in ·rassegna i più noti poeti romaneschi contemporanei
Friedrich Hölderlin
DIOTIMA E HÖLDERLIN
lettere e poesie
PRIMA edizione maggio 1979
Piccolo Biblioteca Adelphi
A cura Enzo Mandruzzato
In una casa agiata di Francoforte, luminosa e circondata da un folto parco, il poeta assoluto dell'età moderna, Friedrich Hölderlin, allora ventiseienne, incontrò Diotima, il suo "amato amore". E subito scriveva: "C'è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni". Quell'essere, che per Hölderlin era Diotima, si chiamava per tutti gli altri Susette Gontard...
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