Poetessa e narratrice, Lalla Romano ha portato a magistrale perfezione l’arte di un autobiografismo che diventa implacabile ricerca di una verità umana: una vena intimistica, ricca di rarefatte atmosfere domestiche, solcata da «lampi di verità», fondata su un delicato esercizio della memoria e contraddistinta da una lirica essenzialità della scrittura.
NARRATIVA: Le parole tra noi leggere. L’ospite. La villeggiante. Una giovinezza inventata. Inseparabile. Nei mari estremi. Le lune di Hvar. FIABE: Lo stregone. SCRITTI VARI: Un sogno del Nord. Pre e Postfazioni. APPENDICE. Note ai testi. Bibliografia della critica. 1992, pp. 1758
Dalla terra al vento. Cronologia. Nota del curatore. POESIE SCELTE 1966-1987: da «Morte di un naturalista». Da «Una porta sul buio». Da «Traversare l’inverno». Da «Stazioni». Da «Nord». Da «Lavoro sul campo». Da «Sweeney smarrito». Da «Station Island». Da «La lanterna di biancospino». POESIE SCELTE 1988-2013: da «Vedere le cose». Da «La livella e lo spirito». Da «Beowulf». Da «Luce elettrica». Da «District e Circle». Da «Catena umana». Tenendo il tempo. Sul dono di una penna stilografica. Sia dato credito alla poesia (Discorso per il Nobel). Note. Bibliografia essenziale. Indici. pp. CXL-1204