L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore
Introduzione. Cronologia. ROMANZI: L’Illusione. I Viceré. L’Imperio. NOVELLE: da «La Sorte». Da «Documenti umani». Da «Processi verbali». Da «L’albero della scienza». La paura. SAGGI E PREFAZIONI: Leopardi e Flaubert. Carlo Baudelaire. Gustavo Flaubert – L’opera. Gustavo Flaubert – L’uomo. Prefazioni a «Documenti umani», «Processi verbali», «L’albero della scienza», «Come si ama». Da «Leopardi». Da «Una pagina della storia dell’amore». Da «Come si ama». Il volo d’Icaro: Domenico Castorina e Giovanni Verga. LETTERE: A Ferdinando Di Giorgi. Alla Madre. A Luigi Albertini. Note ai testi. Bibliografia. 1984, pp. LXXXII-1802