L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore
Un reperto di narrativa e memorialistica sentimentale di guerra e di storie degli Alpini, dei loro santuari e miti militari, ma sarebbe a dire anche un esperimento editoriale fascista, ben illustrato, dove si rievocano piccole e grandi vicende e figure del belligerante mondo del corpo degli Alpini legati al re e al duce, tra Grande Guerra e Fascismo, Corpo del quale fa parte lo stesso autore e politico (sottosegretario alla Guerra): tante le storie che racconta in amarcord: Roberto Sarfatti, Arnaldo Mussolini, Andrea Graziani, Ottorino Mezzalama, il generale Perrucchetti, il Battaglione Trento, i morti di Carnia e la conquista di Cauriol...
rarissima e preziosa edizione privata del poeta tarantino e illustrata dal pittore pugliese
Raffaele Carrieri
AFRODITE OVAIOLA
otto litografie originali
di DOMENICO CANTATORE
Milano 1967
Edizione di 70 esemplari numerati
COPIA N°32
con 8 litografie originali a colori tirate in torchio a stella da Il Torchio di Franco Menotti Colophon e litografie sono singolarmente numerati e firmati da artista e autore Testo composto a mano in carattere Caslon e impresso da Luigi Maestri. Carta al tino Magnani di Pescia
17 poesie di Carrieri alternate a 8 raffinate litografie di Cantatore firmate e numerate a mano dall'artista, protette da pergamino
brossura con sovracoperta risvoltata a tamburo in carta vergata azzurra, acetato trasparente, cofanetto (36x25,5) rigido, 55 pagine in carta pesante