Elenco dei Libri per l'Autore: PALLAVICINO SFORZA Francesco Maria

Francesco Maria Sforza Pallavicino (Roma, 28 novembre 1607 – Roma, 4 giugno 1667) è stato un cardinale e storico italiano.

Nonostante l'opposizione del padre, egli entrò nella Compagnia di Gesù il 21 giugno 1637. Il noviziato si svolse sotto la guida di Giampaolo Oliva (che diverrà Generale della Compagnia) e dopo soli sedici mesi (in luogo dei consueti due anni) ottenne la cattedra di filosofia al Collegio Romano.

Nel 1643, quando Juan de Lugo fu creato cardinale, Pallavicino gli successe nella cattedra di teologia, tenendola fino al 1651. Poco dopo fu nominato Prefetto generale agli studi del Collegio.

Negli stessi anni fu spesso impiegato da Innocenzo X, in materie di grande importanza. In questo modo divenne membro della commissione di tredici teologi e sette cardinali, guidata dal cardinale Bernardino Spada, incaricata di esaminare gli scritti di Giansenio e in particolare il De Ecclesia Bicipiti, che sosteneva la perfetta parità degli apostoli Pietro e Paolo.

Fu inoltre incaricato di esaminare gli scritti di Martin de Barcos, due dei quali furono da lui proposti per la condanna nel 1647.

Prima del suo ingresso tra i Gesuiti aveva pubblicato orazioni e poesie. Del suo grande poema in ottave I fasti sacri, che avrebbe dovuto cantare (in 14 canti) tutte le ricorrenze del calendario cristiano, ma che rimase interrotto al settimo canto, il papa Urbano VIII aveva fatto pubblicare una parte (Roma, 1636), ma il suo ingresso nel noviziato ne ha sospeso l'ulteriore stesura.

La sua prima grande opera letteraria come gesuita è stata una tragedia, Ermenegildo martire (Roma, 1644). Nello stesso anno apparve Del Bene. Quattro libri (Roma 1644). L'anno successivo escono le Considerazioni sopra l'arte dello stile e del dialogo, che riappariranno, con sostanziali modifiche, nel 1647 con il titolo di Arte dello stile. Ha curato e pubblicato le opere del suo amico Giovanni Ciampoli; di questi apparvero a Roma le Rime (1648) e le Prose (1667 e 1676).

In replica alle numerose accuse sollevate contro la Compagnia di Gesù (De Potestate Pontificia in Societatem Jesu, dell'ex gesuita Giulio Clemente Scotti, apparso nel 1645 e Monarchia Solipsorum, anonimo), Pallavicino compose una vigorosa apologia, Vindicationes Societatis Jesu, quibus multorum accusationes in eius Institutum, leges, palestre, mores refelluntur (Roma, 1649), scritto su richiesta del Generale dell'Ordine Vincenzo Carafa.

Nello stesso anno iniziò la pubblicazione del suo grande lavoro dogmatico, associato alle sue conferenze teologiche , "Assertiones theologicæ". L'opera completa tratta l'intero campo del dogma in nove libri. I primi cinque libri, apparsi in tre volumi (Roma, 1649), i restanti quattro libri sono inclusi nei volumi IV-VIII (Roma, 1650-1652). Immediatamente dopo questo ha iniziato la pubblicazione di dispute sulla seconda parte della Summa theologica di San Tommaso, RP Sfortiæ Pallavicini... Disputationum in Iam IIæ d. Thomae Tomus I (Lione, 1653). Tuttavia solo il primo volume del lavoro fu pubblicato, perché Pallavicino, nel frattempo, era stato incaricato dal papa di scrivere una smentita della Storia del Concilio di Trento di Paolo Sarpi.

card. Sforza Pallavicino...

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Prezzo 166,00 €

ISTORIA DEL CONCILIO DI TRENTO

scritta dal cardinale Francesco Maria Sforza Pallavicino

con aggiunte inedite e tratte da vari autori

con una VITA DEL CARDINALE

3 volumi

NAPOLI Stamperia Del Vaglio

1853-1858

Capitoli con sommari in capite; apparato di note a piè
Ampio sommario delle voci importanti

RILEGATO in mezza pelle con fregi e caratteri dorati al dorso, piatti marmorizzati, cm 15x23(x11 i dorsi), pp 505+570+665, tagli spruzzati celestini. 

Volume I edito nel 1853; II nel 1858; III nel 1856

Incaricato dal papa di scrivere una smentita dell'opera polemica e ostile sul Concilio tridentino di Paolo Sarpi, Storia del Concilio di Trento apparsa nel 1619 sotto pseudonimo, con materiale imponente di prima mano compilò l'Istoria, rimasta la principale fonte cattolica sul Tridentino