FISIOLOGIA
DELL'UOMO SULLE ALPI
studii fatti sul Monte Rosa
da ANGELO MOSSO
terza edizione con numerose aggiunte
Fratelli Treves, 1909
ILLUSTRATO
Rilegato in piena tela, caratteri dorati al dorso. Cm 25x17. Pp 539.
Angelo Mosso (Torino, 30 maggio 1846 – Torino, 24 novembre 1910) è stato un medico, fisiologo e archeologo italiano.
Si laureò in medicina a Torino nel 1870 ottenendo il massimo dei voti dopo aver presentato una tesi sull'accrescimento del tessuto osseo, che fu molto apprezzata e giudicata degna di stampa. Svolse la professione medica, in qualità di ufficiale medico, a Firenze, Napoli, Salerno e Messina.
Nel 1871 iniziò l'attività di ricerca presso il laboratorio di fisiologia di Firenze diretto da Moritz Schiff: qui compie le sue prime ricerche sperimentali, tra cui si ricordano in particolare quelle sui movimenti dell'esofago. Nel 1873, vinto il premio di perfezionamento all'estero, si recò a Lipsia dove fu allievo del fisiologo Carl Ludwig, apprendendo pertanto la tecnica del metodo grafico per lo studio dinamico dei fenomeni fisiologici. Nella città tedesca Mosso si guadagnò tanta stima che gli fu offerto il posto di assistente da due Istituti di Fisiologia, ma eglì rifiutò in entrambi i casi. Prima di ritornare in Italia si trattenne per alcuni mesi a Parigi e proseguì gli studi con Ernst Wilhelm von Brücke, Emil Du Bois-Reymond, Claude Bernard e soprattutto Étienne-Jules Marey del quale divenne amico fraterno.
Tornato in patria, frequentò assiduamente l'Istituto di fisiologia di Torino. Nel 1875 fu nominato professore di farmacologia e nel 1879, all'età di 33 anni, successe a Jacob Moleschott alla cattedra di fisiologia, di cui fu direttore per 25 anni. In quello stesso anno l'Accademia Nazionale dei Lincei gli decretò il Premio Reale per l'opera Sulla circolazione del sangue nel cervello dell'uomo e tre anni più tardi il Mosso fu nominato socio Nazionale della stessa. Durante il periodo in cui diresse l'Istituto di fisiologia di Torino, ci fu un periodo di grande splendore per la biologia e la fisiologia italiane, infatti attorno al Mosso si radunavano i migliori ricercatori provenienti da tutte le regioni italiane. Egli proseguì le sue ricerche e pubblicò nel corso di questi anni molte tra le sue opere più importanti, tra cui La paura (1884), La fatica (1891) e L'uomo sulle Alpi (1897)