Elenco dei Libri per l'Autore: CHIZZOLINI Vittorio - AGOSTI Marco

Vittorino Chizzolini nasce a Brescia il 3 gennaio 1907. Compiuti gli studi tecnici e poi magistrali, si laurea in pedagogia presso il Magistero dell’Università Cattolica di Milano. È impegnato nell’Azione Cattolica dove il vescovo lo nomina delegato diocesano aspiranti.

Parallelamente all’insegnamento -prima nella scuola elementare, poi all’Istituto Magistrale- diviene animatore dell’Editrice La Scuola di Brescia, presso la quale fissa anche la sua umile dimora. Aveva, infatti, venduto l’eredità paterna per costituire la Fondazione “Giuseppe Tovini” per aiutare i giovani poveri e meritevoli a studiare e aprirli al volontariato nel Terzo Mondo.

Spinto sempre dalla volontà di portare il messaggio di Cristo agli insegnanti -affinché questi lo trasmettessero ai bambini e ai ragazzi- è stato un instancabile promotore di iniziative mirate alla formazione dei docenti, ideando pubblicazioni pedagogiche e dirigendo per lunghi anni la rivista “Scuola Italiana Moderna”.

Oltre a queste attività strettamente professionali, si è dedicato alla promozione culturale e sociale dei disabili e ha animato la Fondazione Tovini. Con geniale intuizione ha avviato nel 1960 il Seminario pedagogico di cooperazione internazionale, volto alla formazione di giovani volontari da inviare nei Paesi del Sud del Mondo in qualità di educatori e insegnanti. Nei primi anni ’60 è stato tra i promotori della Legge (Pedini) sul Servizio Civile.

Nel 1965 fonda a Brescia la Famiglia Universitaria “card. Giulio Bevilacqua – Emiliano Rinaldini”, di fatto il primo convitto per universitari di ispirazione cristiana: istituzione che tuttora funziona a Brescia sotto l’egida della Fondazione “Giuseppe Tovini”.

Il prof. Chizzolini muore il 24 Maggio 1984. Nel 1994 è stata introdotta la sua causa di canonizzazione.

___

Marco Agosti nacque il 23 dicembre 1890 a S. Marco di Calcinato (Brescia), in una famiglia di umili condizioni. Dopo le scuole elementari, continuò a studiare da autodidatta, presentandosi come privatista agli esami di maturità tecnica, normale e liceale. Cominciò a insegnare come maestro e, successivamente, si arruolò come ufficiale di cavalleria, per sette anni. Anche in quel periodo esercitò la professione magistrale, insegnando ai giovani soldati in caserma e poi, scoppiata la prima guerra mondiale, anche al fronte. Terminata la guerra, si iscrisse all'università di Milano, dove fu influenzato dalla filosofia di Piero Martinetti; lì si laureò prima in Lettere e poi in Filosofia. Nel 1928 iniziò a frequentare la facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ma non concluse gli esami.

Nel corso degli anni '20, mentre completava la sua formazione e costituiva la sua famiglia, l'A. tornò a insegnare nella scuola elementare, dove attuò un'originale esperienza di scuola attiva nota come «sistema dei reggenti» e cioè organizzata in modo che gli alunni «liberamente collaborassero con i docenti al governo della scuola». L'esperienza fu fatta conoscere attraverso articoli comparsi dal 1933 al 1942 sul «Supplemento pedagogico» (SPES, n. 1031) della rivista magistrale «Scuola italiana moderna» (ivi, n. 1030), poi riordinati nel 1950 nel volume Verso la scuola integrale.

Nei primi anni '30, grazie all'amicizia fraterna maturata con ➙ Vittorino Chizzolini che l'aveva accompagnato in una vera e propria conversione religiosa, l'A. iniziò la sua collaborazione alla rivista «Scuola italiana moderna». Con Chizzolini, riteneva che la scuola di base per tutti dovesse essere connotata dalla «popolarità» sociale (apertura ai figli del popolo e lotta all'analfabetismo) che sola poteva essere assicurata dal modello della scuola elementare. La circostanza spiega perché anche negli anni '50 l'A. e Chizzolini preferissero istituire a fianco della scuola media, un prolungamento triennale della scuola elementare piuttosto che aderire alla tesi sostenuta, nella stessa casa Editrice La Scuola, da ➙ Aldo Agazzi di trasformare la scuola media in scuola di tutti (e cioè non selettiva) e per ciascuno (orientativa in funzione delle capacità individuali).

Sempre negli anni '30 l'A. consolidò la sua proposta pedagogica con la prima edizione di un manuale in più volumi di storia della pedagogia, intitolato Magistero (1938-1940 in 5 voll.) pensato insieme a Chizzolini, anche se per la maggior parte dovuto alla sua penna. La vocazione pedagogica dell'A. era improntata alla volontà di rispondere ai «bisogni educativi del nostro popolo» e la sua didattica aveva come proprio perno il «metodo naturale», attento alla «scoperta e alla valorizzazione di un modo naturale di apprendere», già sperimentato con il sistema dei reggenti.

Nel 1942 assunse la direzione del Centro didattico provinciale di Brescia, istituito dal ministro ➙ Giuseppe Bottai, mentre l'anno successivo ottenne la libera docenza in Pedagogia. Tra il 1943 e il 1948 tenne corsi nella facoltà di Magistero dell'Università Cattolica di Milano. Nel dopoguerra, l'A. dovette superare una serie di difficoltà per aver a suo tempo manifestato, lui nazionalista fin da giovane, simpatie per il fascismo. Queste vicende non gli impedirono, tuttavia, di continuare la sua attività di collaborazione editoriale presso La Scuola, di insegnamento elementare e universitario e di formazione dei maestri e dei direttori didattici. Dopo la delibera del 24 febbraio 1949 che gli confermò la libera docenza, infatti, fu incaricato dell'insegnamento di Pedagogia presso la sede di Castelnuovo Fogliani dell'Università Cattolica fino all'anno accademico 1963-1964.

Nell'immediato dopoguerra, fu chiamato a collaborare alla Commissione Gonella; divenne presidente del Centro didattico nazionale per la scuola materna; insieme a Chizzolini fu uno dei protagonisti della commissione incaricata di elaborare i programmi del 1955 per la scuola elementare, programmi che, coerentemente con le idee sue e quelle di Chizzolini, previdero anche un terzo ciclo di scuola elementare per il complemento della scuola popolare obbligatoria; condusse, dal 1948 fino agli anni '60, per conto di «Scuola italiana moderna», il gruppo di maestri sperimentatori, detti «maestri pietralbini», dal nome della località dolomitica (Pietralba), in cui si erano riuniti per la prima volta. Dell'esperienza pietralbina sono testimonianza i numerosi «quaderni» da lui preparati e curati: Pedagogia della persona (1952), Il globalismo nella didattica d'oggi (1953), Collaborazione e autogoverno (1954), Dal metodo globale al metodo naturale (1956), L'espressione. Insegnamento linguistico secondo il metodo naturale (1957).

Assunse anche la presidenza della Fondazione «Tovini» promossa da Chizzolini e continuò a pubblicare opere in specie sulla formazione magistrale (in particolare Maturità magistrale, 1959). L'A. morì a Brescia il 29 luglio 1983.

Agosti, Chizzolini....

0 Recensioni
Prezzo 92,50 €

Marco Agosti, Vittorio Chizzolini
Mauro Laeng

MAGISTERO

Compendio storico e letture di Filosofia e Pedagogia

dall’Età Classica al XX secolo

La Scuola Editrice

1957-1961

NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA E ACCRESCIUTA

ILLUSTRATI

5 volumi

1 L'ETà CLASSICA - IL CRISTIANESIMO - IL MEDIOEVO

2 UMANESIMO E RINASCIMENTO - PROBLEMI DEL PENSIERO MODERNO

3 IL CRITICISMO E L'IDEALISMO - IL PENSIERO ITALIANO DEL RISORGIMENTO

4 POSITIVISMO- SPIRITUALISMO - IDEALISMO - LA CRITICA DELLE SCIENZE E IL PRAGMATISMO

5 NEOSCOLASTICA - FENOMENOLOGIA - NEOREALISMO - ESISTENZIALISMO - LA PEDAGOGIA CONTEMPORANEA

Rilegati in tela goffrata, caratteri dorati al dorso e piatto, pp 2500 circa, cm 22x18x19(somma dorsi)

Il magistero dei grandi pensatori ed educatori per chi è destinato all'insegnamento nelle scuole