GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Autore:
FILICAJA Vincenzo da
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Autore:
LEONE Giovanni
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Autore:
Nardi Bruno
on. avv. GIOVANNI LEONE
poi Presidente della Repubblica Italiana
COLLOQUI CON GIULIO
nel trigesimo della morte
Napoli, Tipografia Saverio Pipola,
1954
Stampa privata del Presidente, distribuzione ad personam
Brochure, pp 32, cm 24x17
IL FIGLIO PERDUTO DEL PRESIDENTE
un testo molto raro e molto intimo, distribuito tra sodali e qualche religioso, che il futuro presidente della Repubblica avv. Giovanni Leone scrisse nel 1953 per il suo primogenito morto a 4 anni per una se non ricordo male leucemia; e sempre ricordò il pellegrinaggio fatto a piedi, già presidente della Camera, da Napoli sino a "quella bella Mamma di Pompei" senza tuttavia ottenerne grazia. Qui "dialoga" e rievoca l'amatissimo figlio a 30 giorni dalla morte.
Società Nazionale Dante Alighieri, Comitato di Martina Franca
NINIVE CIABATTI
L'IMPERO E L'ITALIA NEL PENSIERO DI DANTE
conferenza inaugurativa tenuta a cura del comitato locale della "Dante Alighieri" nel Salone della Casa del Fascio di Martina Franca
Edito a cura della Libreria Domenico Carrieri, di Martina Franca il 1938
Stampato a Taranto dalla Tipografia Alfredo Scrimieri
brochure, cm 22x15,5, pp 18
edito alla Casa del Fascio di Martina Franca, firmato e timbrato come visto censura dal prefetto di Taranto del 1938, è l'unica copia esistente in circolazione delle complessive, a quanto se ne sa, 100, distribuite a mano dal Comitato martinese a selezionati notabili del luogo. Un'altra copia è catalogata in una pubblica biblioteca toscana
OPERE
VINCENZIO DA FILICAJA
senatore fiorentino e accademico della Crusca
in 2 tomi in un solo volume
TOMO 1
Contenente le Poesie Italiane, con la VITA dell'Autore
TOMO 2
Contenente le Poesie Latine, e le Prose Latine e Toscane
edizione settima
VENEZIA
presso Francesco Longo
per commissione di Giovanni Andrea Andreola
1804
Rilegato in mezza pelle con caratteri e fregi dorati al dorso, piatti marmorizzati. Cm 17x10, pp 456
uno dei più famosi poeti della seconda metà del Seicento. Il Filicaia, in Arcadia, fu tra coloro che proposero di cantare “in grande” e di restituire eroicità e dignità di toni e di temi ad una poesia di forte impronta toscana. Le sue odi ispirate alla grande vittoria di Jan Sobieski lo pongono spesso al livello dei migliori poeti italiani dell'epoca.