GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Categorie:
ADELFHI
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Autore:
GUZZO Pietro Giovanni
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Autore:
Hölderlin Friedrich
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Autore:
TIECK Johann Ludwig
Pietro Giovanni Guzzo
LE CITTÀ SEPOLTE DEL VESUVIO
The cities buried by Vesuvius
POMPEI, ERCOLANO, STABIAE, OPLONTIS
storia e IMMAGINI d'arte spettacolari, a grande definizione e anche piena e doppia pagina
fotografie Alfredo e Pio Foglia
ITALIANO - ENGLISH
Electa Napoli 2003
Ministero per i beni e le attività culturali
Sovrintendenza Archeologica di Pompei
cm 25,5x29
pp 160
Come è andata formandosi la scuola della Soprintendenza di Pompei e la storia dell'archeologia nelle aree distrutte e insieme "salvate" sino a noi e riemerse nelle aree di Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia (Stabiae), Torre Annunziata (Oplontis) e Boscoreale; la Consistenza dei Beni archeologici vesuviani, la gestione della conservazione e dell'offerta al pubblico. UNA STORIA PER IMMAGINI TOCCANTI
VITTORIA ACCOROMBONI
ROMANZO in cinque libri di
LUIGI TIECK
Tradotto per la prima volta dal tedesco in italiano
da G.E. Furzi
introduzione di Ludwig Tieck
Firenze, per V. Batelli e compagni
1843
LA 1ª EDIZIONE italiana
in una pregiata stampa di piccolo formato,
ILLUSTRATA con 9 incisioni su disegno di Giuseppe Gozzini e incisione di Francesco Emanuele Scotto
al frontespizio ritratto di donna Vittoria, disegnato da G. Tobino e stampato dal litografo Vincenzo Batelli
Rilegato in mezza pelle nera, fregi e caratteri dorati al dorso, piatti marmorizzati, cm 11x17, pp 590, testatine incise a inizio d'ogni capitolo
Il famoso romanzo storico e ultima grande opera del poeta prussiano, ispirato alla tregenda cinquecentesca della Nobildonna Accoramboni, nipote di papa Sisto V
Friedrich Hölderlin
DIOTIMA E HÖLDERLIN
lettere e poesie
PRIMA edizione maggio 1979
Piccolo Biblioteca Adelphi
A cura Enzo Mandruzzato
In una casa agiata di Francoforte, luminosa e circondata da un folto parco, il poeta assoluto dell'età moderna, Friedrich Hölderlin, allora ventiseienne, incontrò Diotima, il suo "amato amore". E subito scriveva: "C'è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni". Quell'essere, che per Hölderlin era Diotima, si chiamava per tutti gli altri Susette Gontard...
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