GRANDI COLLANE EDITORIALI
GRANDI COLLANE EDITORIALI
Filtri attivi
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Categorie:
ADELFHI
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Autore:
COSTANTINI Celso
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Autore:
Chierici Regolari di San Paolo
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Autore:
Hölderlin Friedrich
REGOLE DEI NOVIZI
DELLA CONGREGAZIONE DEI CHIERICI REGOLARI DI S. PAOLO DECOLLATO
(i BARNABITI)
Milano, Scuola Tipografica Artigianelli, 1905. Sguardi celesti. Copertina in mezza tela e cartonato. 40pp
Interessante non soltanto per l'enumerazione delle regole, e più che altro dei consigli ai seminaristi dei Barnabiti, o per l'aspetto religioso; è interessante e curioso come stralcio dei costumi, di storia sociale e religiosa dell'epoca, con momenti in cui sorge spontanea ilarità a guardare con - i pregiudiziosi (oh, un neologismo?!) - occhi dei posteri; posteri che sempre ebbero, abbiamo, avranno complessi di superiorità verso chi li ha - ci ha - preceduti, certo. Ciò non di meno, l'opera suscita anche ammirazione, per la meticolosa preparazione dei (passati) futuri religiosi.
cardinale CELSO COSTANTINI
segretario della Sacra Congregazione De Propaganda Fide
DIO NASCOSTO
SPLENDORI DI FEDE E D'ARTE NELLA SANTA EUCARESTIA
con DEDICA AUTOGRAFA del CARDINALE FRIULANO che fu anche uno scultore
ILLUSTRATO
Tumminielli Editore
Stampato dalla Tipografia Poliglotta Vaticana
Roma, 1944
unica edizione
licenziata dalla Pontificia commissione centrale per l'Arte Sacra
rilegato in mezza tela
pp 555+XV
CM 18,5X25,5
L'eucarestia, la mensa eucaristica, la liturgia eucaristica e il canone della messa narrati e illustrati attraverso la storia dell'arte, dell'arte sacra, dell'artigianato religioso; le note del cardinale Costantini e le parole dei grandi della Chiesa. Un manuale di storia dell'arte sacra ma al contempo di dottrina cattolica e scienza liturgica
Friedrich Hölderlin
DIOTIMA E HÖLDERLIN
lettere e poesie
PRIMA edizione maggio 1979
Piccolo Biblioteca Adelphi
A cura Enzo Mandruzzato
In una casa agiata di Francoforte, luminosa e circondata da un folto parco, il poeta assoluto dell'età moderna, Friedrich Hölderlin, allora ventiseienne, incontrò Diotima, il suo "amato amore". E subito scriveva: "C'è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni". Quell'essere, che per Hölderlin era Diotima, si chiamava per tutti gli altri Susette Gontard...
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