SCIENZE APPLICATE E NATURALI
SCIENZE APPLICATE E NATURALI
Filtri attivi
-
Categorie:
APPLICATE
-
Autore:
LEONE Giovanni
-
Autore:
Richard Yves
-
Autore:
Ventura Alberto
RENAULT
1898 - 1965
Stampato in Francia per Editions Pierre Tisné, il 1965
a cura di Yves Richar, giornalista sportivo di La Nouvelle Republique
180 pp, formato album 22x31, rilegato in tela, con sovraccoperta protettiva in acetato, una enorme quantità di foto e di tavole a colori raccontano la storia della Renault, dall'eccentrico "scavezzacollo" e poeta che la fondò, Louis Renault a tutti i modelli, sportivi e non che la casa automobilistica francese ha creato nel XX secolo e sino al 1965, con splendide tavole a colori spesso a tutta pagina dei modelli di oltre mezzo secolo e relative schede tecniche. Dal suo primo modello suo primo modello la Renault Type A alla La Société Renault Frères dalla Formula 1 all'assassinio di stato del fondatore e la requisizione del governo francese
ALBERTO VENTURA
SAPIENZA SUFI
dottrine e simboli dell'esoterismo islamico
collana Orizzonti dello spirito /105 - fondata da Julius Evola
EDIZIONI MEDITERRANEE, 2016
brossura, pp 240, 15,5x21
Ventura è uno dei massimi orientalisti italiani, da decenni considerato un’autorità intellettuale negli studi sull’Islam.
Il Sufismo è stato spesso presentato come una semplice «mistica» dell’Islam, impedendo così di coglierne la natura di rigorosa dottrina esoterica e iniziatica. Seguendo l’impostazione tracciata da René Guénon, questo volume intende appunto dimostrare che la complessa metafisica e i precisi metodi di realizzazione spirituale del Sufismo sono quanto mai lontani da quella vaga religiosità spiritualista alla quale molti occidentali vorrebbero ridurlo (LEGGI SINOSSI)
on. avv. GIOVANNI LEONE
poi Presidente della Repubblica Italiana
COLLOQUI CON GIULIO
nel trigesimo della morte
Napoli, Tipografia Saverio Pipola,
1954
Stampa privata del Presidente, distribuzione ad personam
Brochure, pp 32, cm 24x17
IL FIGLIO PERDUTO DEL PRESIDENTE
un testo molto raro e molto intimo, distribuito tra sodali e qualche religioso, che il futuro presidente della Repubblica avv. Giovanni Leone scrisse nel 1953 per il suo primogenito morto a 4 anni per una se non ricordo male leucemia; e sempre ricordò il pellegrinaggio fatto a piedi, già presidente della Camera, da Napoli sino a "quella bella Mamma di Pompei" senza tuttavia ottenerne grazia. Qui "dialoga" e rievoca l'amatissimo figlio a 30 giorni dalla morte.