Fratelli Treves, 1933 XII-E.F. quarto migliaio della prima edizione
con 230 illustrazioni
Rilegatura in mezza tela a piatti figurati, carta patinata, pp 350, cm 23x16 un famoso saggio del grande storico e studioso delle correnti ereticali e del medioevo, liberale e conservatore onorato e poi caduto in disgrazia sotto il fascismo, condannato all'ostracismo e alla damnatio memoriae nel Dopoguerra dal milieu antifascista e radiato dall'accademia che aveva illustrato
Con elenchi e biografie di intellettuali, scrittori e patrioti delle terre balcanico-adriatiche conteste dall'Italia
Del civettuolo giornalista che si fregiava del titolo di "antitaliano", questo avventuroso pamphlet dove chiama a testimonio (e spesso contesta) i padri della patria per ridimensionare l'italianità degli ex possedimenti adriatico-balcanici, e col quale nel giugno 1915 intervenne nell’acceso dibattito sulla guerra e mire espansionistiche dell’Italia in quell'area. Il brillante e polemico lavoro, fu censurato e mai più ripubblicato. Un saggio sulla «questione dalmata» polemicamente espressa da Prezzolini nel pieno dell’esplosione del nazionalismo adriatico