Raro volume dei sonetti satirici nello spirito del Belli di Marino Morelli, dove descrive e prende in giro la vita borghese o ma soprattutto la Roma papalina e l'alto clero e corte pontificia negli anni della polemica sulla presa di Roma e la fine definitiva dello Stato Pontificio. Ecco, quel mondo che si sarebbe intravisto dalla Breccia di Porta Pia che Morelli "minchiona", ma senza mai essere volgare, senza livore o moralismo: ridanciano e lieve.
PP 325, CM 21X16, rilegato con tela muta al dorso e goffrato
Non è solo una raccolta ragionata e spesso annotata di liriche su ogni sorta di animale di cielo, terra, mare, è anche una presa di posizione in tempi infausti per la protezione degli animali, che ne conobbero, narra l'autore nell'introduzione e nelle note, nell'antichità e nel medioevo, sino alla leziosaggine cortigiana del 700 con versi "su morti di cani e gatti", per poi ricadere in un barbarismo feroce verso le povere bestie... In Italia si dovette attendere il 1910 col governo Luzzatti per la prima legge in loro difesa... E' anche una storia scoiale dell'animalismo