romano, fornaio presso S.Francesco a Ripa, studioso appassionato di tutto ciò riguardasse Roma, si dedicò al Belli e alla “filologia dialettale”, iniziando lui stesso a comporre versi in vernacolo. Pubblicò il primo componimento sul «Rugantino» del 1899. Nel 1927 è inserito dal Veo nell'antologia dei poeti romani. Nel 1909 il Belloni pubblicò questo poemetto scherzoso e nel 1919 uscì di nuovo con Voce Trasteverina. Fu fecondo ed efficace poeta in cispatano, e studioso del dialetto romanesco. Nel cap.8 passa scherzosamente in ·rassegna i più noti poeti romaneschi contemporanei
con un ritratto della Ortese scritto da Nico Orengo "Il cielo e la tigre"
IL MORMORIO DI PARIGI
TUONA A NAPOLI verso Formia caffè alla stazione gli aerei e la folla
IL BATTELLO DI DOVER
ARRIVO A PALERMO
LE LUCI DI GENOVA
brossura con sovraccoperta fissa; pp 100
MOLTO RARO
Che bella definizione ci ha lasciato di lei Elio Vittorini.
"E'stata una zingara assorta in un sogno ". Queste poche parole ci portano direttamente a lei, in lei, alla sua immagine, dentro la sua vita, nella sua scrittura. Essenziali e precise, ce la traducono per quel che è stata. La guardo anziana nella piccola foto di copertina del libro...