In spagnolo "Todas las sangres" è il quinto romanzo delloscrittore peruviano José María Arguedas pubblicato nel 1964. È il romanzo più lungo e ambizioso dell'autore, essendo un tentativo di ritrarre l'intera vita peruviana, per mezzo di rappresentazioni di scene geografiche e sociali dell'intero paese, sebbene il suo focus sia sulla sierra andina . Il titolo allude alla diversità razziale, regionale e culturale della nazione peruviana. Il romanzo ruota attorno a due idee fondamentali: il pericolo di penetrazione imperialista nel paese attraverso grandi compagnie transnazionali e il problema della modernizzazione del mondo indigeno .
L'ultimo delicato romanzo di Pitigrilli, pieno di una ironia ormai antica, chiuso pochi mesi prima della morte e dedicato all'ultimo e forse unico sostegno della seconda sventurata fase della sua vita, quella dell'ostracismo e dell'isolamento, dell'esilio anche e della damnatio memoriae di un grande scrittore del XX secolo, brillante e temuto, temerario anche e spericolato, ridotto da alcuni suoi errori ma anche e soprattutto da invidie e opportunismi di colleghi, a semplice "spia". Quell'alleata è la moglie, Lina Furlan, una grande giurista torinese, una delle prime donne penalista in Italia
In DOLICOCEFALA BIONDA, l'autore apre uno squarcio ironico, e a volte amaro, sulla vita di un medico-mago, affarista intraprendente, amatore di successo e intellettuale brillante. Avventure paradossali, personaggi da operetta, drammi profondi sempre attraversati da un'ironia diffusa, ci intrattengono amabilmente per farci apprezzare ancora di più la brillante intelligenza dell'autore