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Ciro Grasso, ERA NOSTRA (rime). Napoli, Tipografia Pontificia Artigianelli, 1939. POESIA FASCISTA, POETI NAPOLETANI
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per la morte del fratello del Duce, Arnaldo, ad memoriam in 250 esemplari numerati: questo è il 140°
Grandi dimensioni, 34x25. Cartonato editoriale, 48 pagine n.n. in pregiata carta vergata. Foto del busto di Arnaldo applicata (e cioè non stampata su pagina, ma incollata) in antiporta. 4 xilografie di Publio Morbiducci, due a tutta pagina. Tre riproduzioni di foto (applicate) di gruppo con presenza di Arnaldo. Soc. Anonima Stab. Arti Graf. Alfieri & Lacroix
"L'Ente Autonomo per la Fiera di Tripoli ha voluto ricordare in queste pagine la passione coloniale di A. Mussolini e il viaggio da Lui compiuto in Tripolitania or sono due anni, riproducendo la serie degli articoli che Egli scrisse sul Popolo d'Italia a testimonianza della grande opera compiuta in Libia dall'Italia fascista"
Attilio Longoni
(pioniere dell'aviazione, giornalista e politico italiano. Fu segretario nel 1919 dei Fasci italiani di combattimento)
FASCISMO E AVIAZIONE: gli aviatori nella rivoluzione fascista.
Edizioni Azzurre, Milano 1931 - IX.
Raro volume pubblicato nel 1931 dalle Edizioni Azzurre di Milano. L'autore, Attilio Longoni, era il direttore dell'Ala d'Italia la più completa rivista mensile dell'Aeronautica, voce ufficiale del regime.
Ha raccolto nel volume di 268 pagine e decine di foto in b/n la storia dell'Aviazione e degli aviatori italiani dal 1923 al 1930 con il racconto di tutti i loro successi.
Opera completa in 6 tomi.
di Arrigo Petacco, con introduzioni a ogni volume di Denis Mack Smith,
Armando Curcio Editore, 1982. Volumi rilegati in tela editoriale, caratteri impressi dorati, sovraccoperta plastificata
Opera equilibrata, senza retorica, e dove non ci sono buoni e cattivi
Una intera storia del fascismo, dalle origini alla fine, fatta di dettagli, di una mole sterminata di foto e illustrazioni d'ogni sorta con succulente didascalie, che svelano l'anima profonda, a volte truculenta, certe volte umanissima o banale di un pezzo di storia d'Italia e degli italiani: il vero cuore di questi volumi, non è il testo in sé, piuttosto scarno, ma appunto le immagini e le didascalie. Sono sei volumi che si potrebbero leggere (guardare e leggere) in una settimana.
Peso totale 10 kg
ALESSANDRO AUGUSTO MONTI DELLA CORTE
LALIBELà
LE CHIESE IPOGEE E MONOLITICHE E GLI ALTRI MONUMENTI MEDIEVALI DEL LASTA
con una introduzione del Governatore italiano dell'Amara, Luigi Frusci
fotografie e rilievi del centurione Elio Zacchia, disegni originali di Lino Bianchi-Barriviera.
pp. 184, XLII tavole b/n f.t., nn. illustrazioni b/n, nn. tavole ripiegate b/n f.t.,
SOCIETà ITALIANA ARTI GRAFICHE- ROMA
15 OTTOBRE 1940, XIII E.F.
Un'opera di ricerca archeologica religiosa promossa dal conte Alessandro Augusto Monti della Corte di Nigoline sul territorio del governatorato dell'Amara, Africa Orientale Italiana, parte dell'Impero Italiano d'Etiopia, sotto gli auspici del governatore dell'Amara Luigi Frusci.
Opera ricca di immagini, foto, cartine, mappe, planimetrie, ricostruzioni grafiche.
VOLUME RARISSIMO, RICCO DI DATI E IMMAGINI INEDITE
LA STRADA LITORANEA DELLA LIBIA
ANNO XV DELL'ERA FASCISTA, PRIMO DELL'IMPERO
Officine Grafiche di A. Mondadori in Verona
1937
Opera ufficiale, di origine governativa, e al contempo tecnica, architettonica e ingegneristica del Genio Civile di Tripoli, documenti, con una enorme raccolta di immagini rare, grafici, progetti, mappe, cartine più volte ripiegate (anche a 10 facce), che raccontano nel dettaglio la "costruzione dell'Impero" fascista nell'Africa Italiana, nella Tripolitania e Libia, e il suo ammodernamento infrastrutturale extra-urbano
Rilegatura pregiata in stoffa serica, caratteri argentati impressi al dorso e al piatto. 150 pp testo illustrato + 48 pagine di tavole con centinaia di foto + raccolta di grandi mappe ripiegate.
ALBERTO DONZELLI poeta novelliere e umorista napoletano
OGGI A ME, DOMANI A TE - novelle con intermezzo di versi umoristici
Editrice CLET, Napoli 1932 X
DEDICA AUTOGRAFA DELL'AUTORE a Oscar Casini, imprenditore dolciario napoletano (vedi ultima foto: quello delle "NIGERINE nocciole torrefatte al cioccolato")
Brossura, 20x13, pp 127
uno dei tanti scrittori e poeti dimenticati degli anni 20-30, che ebbero il loro quarto d'ora di celebrità durante il Ventennio per poi sparire nel nulla assoluto
8 PRODOTTI NELLA STESSA CATEGORIA
ERA NOSTRA (rime)
POESIE FASCISTE DURANTE IL VENTENNIO
ERA NOSTRA (rime) di Ciro Grasso
Edito nel 1939 dagli Artigianelli di Napoli, alla vigilia della Guerra.
Edito nel 1939 dagli Artigianelli di Napoli, alla vigilia della Guerra.
A rileggere oggi questa raccolta che parte sparata (oh originalità, smarrita musa!) con DUX, suscita ilarità: ma suppongo abbia suscitato anche quella degli uffici "editoria" del Duce, Duce che il senso del ridicolo [e dell'estetica] lo aveva...
Pare che questo Ciro Grasso fosse un poeta napoletano ben noto in quegli anni.
Un aspetto positivo della caduta del fascismo, è che ha fatto strame di tutti questi volenterosi buffoni di corte. Non che il Fascismo ne avesse l'esclusiva: i cantori e laudatores di re (e specialmente regine: uuuh quanti devoti fedeli della regina Margherita c'erano finché fu regina, quanti retori di stato e poetastri a regger il codazzo e menar accorati versi a Ella dedicati qual madonna savoiarda) e potestà terrene tutte, costoro, dicevo, te li ritrovi in ogni regime. Purché se magni.
RIENTRA TRA LE RARITà EDITORIALI, UN BEL PEZZO PER I COLLEZIONISTI DELL'AMENO
CIRO GRASSO
ERA NOSTRA (rime).
Napoli, Tipografia Pontificia Artigianelli
20/3/1939 - XVII E. F.
POESIA FASCISTA e POETI NAPOLETANI
cm 20x14, pp 80
raccolta dei versi di questo poeta napoletano (o sorrentino) che celebra le "tappe gloriose" del regime fascista, dalla Marcia su Roma alle bonifiche sino all'Asse con la Germania di Hitler: il tutto a pochi giorni dall'entrata in guerra degl'Italia
Dimenticato completamente, questo rimatore napoletano, qui cita a testimonio delle sue qualità rimatorie Edoardo Nicolardi ed Ernesto Murolo, le cui impettite missive pubblica a chiusura quali recensioni, e non coglie il sarcasmo di Murolo, in finale, che sottolinea di salutarlo con una STRETTA DI MANO: da poco abolita, qual mollezza borghese, dal Fascismo cantato in rima nel volume.