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Patrick WHITE, L'ESPLORATORE (Voss). Einaudi, Supercoralli, 1973. Primo Nobel della letteratura australiano
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SEGNI DEL TEMPO SULLE SOVRACCOPERTINA, piega nel metto del dorso della medesima; è un libro che è stato usato e letto
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Questo libro è un insieme di racconti di donne perdute e uomini orribili, che, quando non lo sono, per lo più muoiono. Una parabola discendente di donne nell'inferno di tutti i giorni.
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"E' tornato quel dolore acuto, come una punta di scalpello che ti s'infila nel petto. Un dolore lacerante, opprimente, invasivo.
Diceva la dottoressa Koch che il dolore si può contenere, diceva che esistono persone che camminano sulla brace a piedi scalzi senza sentire neanche un po' di prurito.
Diceva che il dolore è come un insetto velenoso che si annida in certe stanze del tuo castello e se non lo stani in tempo si moltiplica, e quando apri quella stanza è come infilare la testa dentro un alveare. Ma se non lo apri il tuo castello ha una stanza in meno, molte stanza in meno, e alla fine non è più un castello ma una monocamera."
LALLA ROMANO
LE PAROLE TRA NOI LEGGERE
EINAUDI, COLLANA I SUPERCORALLI, seconda edizione ristampa identica alla precedente dello stesso anno. Rilegato in tela.
Premio Strega 1969, il libro dove la Romano racconta la storia problematica e intima del suo unico figlio, Piero, e che gli costò l'odio eterno del figlio.
Fino a che punto una madre aiuta o mette in difficoltà un figlio negli anni della sua formazione? Si può raccontare il rapporto tra una madre e un figlio? Un confronto tra generazioni nel segno di un coraggio morale che non si ferma davanti alle verità più difficili.
HEINRICH BÖLL
FOTO DI GRUPPO CON SIGNORA
EINAUDI, Supercoralli, II edizione 1972
PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA
Questo romanzo di Boll offre uno spaccato di cinquant'anni di vita tedesca dall'età guglielmina al secondo dopoguerra. Nella sua indagine su Leni, donna sensuale e di carattere, che attraversa gli eventi più drammatici della Germania contemporanea, l'autore veste i panni del cronista, mettendosi sulle tracce di tutti colori che l'hanno conosciuta: dal fratello poeta che si distrugge per sottrarsi all'abiezione del nazismo, a suor Rahel, dall'affarista Pelzer alla prostituta Margret. Attraverso le testimonianze di quanti l'hanno frequentata, attraverso foto, lettere, oggetti personali, l'autore ricostruisce una biografia che è insieme immagine di un'epoca e di un ambiente.
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L'ESPLORATORE VOSS
L'esploratore tedesco Ludwig Leichhardt partì nel 1848 verso l'interno dell'Australia, dove si smarrì senza fare ritorno. Ispirata alla vicenda di Leichhardt è quella di Johann Voss, protagonista di questo romanzo di straordinaria intensità drammatica. Voss è un volitivo avventuriero, un megalomane spinto dalla propria natura a un'impresa azzardata – l'attraversamento del continente – che diventa ricerca di sé e del senso dell'universo; un viaggio mistico che non approda alla conoscenza e alla scoperta ma si tramuta in educazione alla sofferenza. Novello Orfeo, persi i contatti con la sua Euridice, la sensibile e indomita Laura Trevelyan, Voss finirà inghiottito dal "mondo infero" della boscaglia e del deserto, diventando un'icona della storia e della leggenda del continente australiano. Introduzione di Thomas Keneally.
PATRICK WHITE
L'ESPLORATORE - poi L'ESPLORATORE VOSS
EINAUDI, Supercoralli,
III edizione 1973
PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1977
C'è l'esistenza. E c'è la vita. Voss e Laura fanno parte della minoranza che non si accontenta di esistere ma vuole vivere, conoscere, esplorare. Non galleggiare.
Anche in un deserto c'è vita, forse più che in una bigotta società di convenzioni legate dal denaro e dal tempo. La vita è in una farfalla, in una musica, in una pozza di fango, in un tocco che sfiora una spalla, nell'amore. Tutto ciò va oltre l'involucro del corpo umano e sopravvive. Poche persone sanno vivere, ancora meno sanno che l'eternità esiste. È nel ricordo, in una lettera d'amore che seppur strappata è stata scritta ed è stata sognata.